Non mi interessa molto il fenomeno PD. Ma c'è un motivo che mi fa discorrere sul voto di domenica. Penso al mio amico Fabio, che ci ha lasciati l'estate scorsa, ed a quante ce ne saremmo detti di cose sull'argomento. Mi par di sentire i suoi commenti, un misto di entusiasmo per il gran numero dei votanti e di preoccupazione per la capacita' del nuovo partito di realizzare finalmente le riforme, senza farsi condizionare più. Ricordo come Fabio fosse coinvolto, anche negli ultimi dolorosi giorni della malattia, dal suo interesse per le cose della politica. Riusciva un po' a leggere l'inseparabile quotidiano, ascoltava le notizie alla radio, si preoccupava di come sarebbe andata a finire: incredibile ! stava morendo, e lo sapeva benissimo, ma non voleva smettere di "partecipare". Ma lui era così, sempre attento ai fatti locali e nazionali, sempre informatissimo (almeno ne era convinto) sui retroscena e sui principi primi e sulle cause ultime. Soprattutto, si gettava anima e corpo sui problemi, a volte compiendo anche delle contorsioni strane, ideologicamente parlando, mai però derogando dai principi e dai valori "di sinistra".
Mi mancano molto le nostre chiacchierate, le nostre discussioni. Mi manca molto il suo cuore di amico vero. Dovrò ancora parlare di lui e con lui.
Mi mancano molto le nostre chiacchierate, le nostre discussioni. Mi manca molto il suo cuore di amico vero. Dovrò ancora parlare di lui e con lui.
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