lunedì 30 novembre 2009

Prendere la strada dell'estero

C'è una lettera su Repubblica.it di oggi di un padre che si rivolge al figlio. Una lettera amara, che ammette senza tentennamenti il fallimento di questo Paese nei confronti dei suoi figli migliori. In due parole: questo padre invita il figlio che sta concludendo gli studi ad andarsene dall'Italia, a fuggire via e cercare da qualche altra parte il proprio futuro professionale.
Ho riflettuto sulla decisione di quest'uomo, il quale non è uno qualunque, tutt'altro. Il mio primo commento è stato: le multinazionali killer stanno lasciando a casa migliaia di nostri lavoratori qualificati del comparto IT (leggere qui), il governo continua a dire che la crisi è passata ... e questo signore spinge il figlio a partire, a lasciar perdere ogni speranza ! Come si può favorire la fuga dei cervelli invece di contrastarla ? Inoltre: ma perchè il cattivo esempio deve giungere proprio da un appartenente alla élite intellettuale ?
Ma poi ho capito che se un padre vuole essere onesto coi figli deve dire loro soltanto la verità, fino in fondo: meglio parlar chiaro, non tacere o nascondere nulla, sennò si farebbe come il medico pietoso ecc. Dunque sono d'accordo con Pier Luigi Celli che dice: figlio mio, lascia questo Paese ! Del resto io stesso sostengo da tempo che, se avessi trent'anni di meno, me ne andrei via. Dunque posso solo convenire con Celli. Mi resta un dubbio però. Questi nostri ragazzi bravi e studiosi, preparati in ottime scuole, cresciuti in buone famiglie e con gli stimoli culturali giusti e così via, insomma, questa meglio gioventù ha comunque avuto e continuerà ad avere delle possibilità e delle chances che non sono alla portata di tutti. Questo è fuori discussione, credo. Ma gli altri, i milioni di ragazzi meno fortunati, che hanno "goduto" pienamente dello sfascio della scuola superiore e dell'università, oltre che del decadimento politico-sociale e del degrado morale che sono sotto gli occhi di tutti ? Mi chiedo: tutti questi ragazzi, che non sapranno mai cos'è un master e non faranno mai i ricercatori e così via, ma che comunque rappresentano il futuro del nostro Paese, tutti loro insomma che possibilità avranno per essere migliori di noi ? Abbiamo permesso che fossero tirati su con una vita troppo facile, senza ideali, senza regole e freni, a telefonini discoteche pasticche grandifratelli veline e così via e ce li ritroviamo oggi davanti quasi spenti e indifferenti di fronte al loro incerto futuro. Che dipende senz'altro dalla crisi mondiale, ma anche dai nostri errori. Bisogna ammetterlo, "senza troppe ragioni per rincuorarsi", ritengo.
Lupo.

venerdì 13 novembre 2009

Le solite bugie. Ma di chi ?

Se la prendono con Repubblica & Co, rei di inventarsi verità di comodo contro Berlusconi, perchè accecati dall'odio. Leggo stamattina sul Giornale.it il seguente titolo:
"Via al taglio dell'Irpef: meno tasse per le famiglie".
Bene. Questo titolo è una bufala. Spaccia, infatti, per taglio ciò che è semplicemente il differimento del 20 % dell'anticipo IRPEF (79 % anzichè 99 %) di qualche mese, a giugno prossimo. Altro che taglio ! E poi, dove sarebbe la diminuzione delle tasse per le famiglie ? Mi pare che qui non si tratti più di bugie, ma di spuderatezza vera e propria. Vergogna !

Lupo

giovedì 12 novembre 2009

All Black's Haka

Nel pomeriggio di sabato la nazionale italiana di rugby si batterà al Meazza (80.000 biglietti venduti ... altro che il calcio !) con gli All Blacks, fuoriclasse straordinari che ogni appassionato di questo bellissimo sport ama incondizionatamente. Mi viene ancora la pelle d'oca se ripenso alla prima volta che ebbi la fortuna di vedere e sentire l'Haka, con lo stadio in religioso silenzio. Dicono che vi sono diverse versioni di questo particolare "rito" propedeutico alla partita: io preferisco questa (tra l'altro non so se a tutti è noto che il governo neozelandese ha sborsato un sacco di soldi per pagare i diritti ai Maori).


Buona visione e buon ascolto e... auguri agli Azzurri !
Lupo.

giovedì 5 novembre 2009

Politica e nuove tecnologie

Continua il distacco tra coloro che si interessano di tecnologie ed i politici. Infatti il Governo, rimangiandosi l'ennesima promessa, fa sparire gli 800 milioni previsti per la banda larga, affermando che con la crisi in atto è meglio destinare risorse agli ammortizzatori sociali, ai vaccini ecc. Dunque la banda larga può aspettare. Si vede che modernizzare le telecomunicazioni non è considerato strategico. Alle volte mi pare d'essere governato da ciechi incapaci: sì al ponte sullo stretto e intanto si rischia di buttare al vento l'occasione dell'Expo, sì alla sicurezza e poi si lesinano i quattrini alle forze di polizia gabbandoci con la grande cavolata delle ronde, sì all'abolizione dell'Irap mentre si sa benissimo che mancano i soldi per farlo, e così via.
Per quanto mi riguarda concordo sul fatto che oggi il problema più importante è quello della ripresa economica, ci mancherebbe ! Dunque lavoro, produttività, meno tasse, incentivi ai consumi, sostegno alle imprese ecc.: pertanto l'ADSL può aspettare, come qualsiasi cosa non essenziale. Ma non aveva detto Tremonti, se non erro, che per gli ammortizzatori c'erano risorse pressochè infinite ? Che bisogno c'era, se le cose stavano così, di penalizzare un'altra volta il futuro dell'economia digitale ? Aspetteremo quindi ancora un bel po' prima di vedere centrali telefoniche collegate in fibra, apparati rinnovati, ecc.: in altre parole il nostro Paese allineato a quelli più sviluppati e lungimiranti. Nei fatti, intanto, mentre noi continueremo ad arrancare, gli altri corrono avanti. D'altra parte, cosa ci si può attendere da governanti che, temo, nemmeno conoscono la differenza fra un doppino di rame e una fibra ottica ? E pensare che l'investimento in infrastrutture necessarie a superare il cosiddetto digital divide avrebbe assicurato una discreta crescita del PIL, stando alle stesse dichiarazioni di Romani, viceministro per lo sviluppo economico !
Ma allora è proprio vero che i nostri governanti sono bravissimi a fare gli annunci, mentre in realtà, se guardiamo alle cose che praticamente vengono realizzate sembra che ci sia solo il vuoto. E' proprio vero che sanno curare le solite faccenduole tipo provvedimenti salva-B. o lo scudo fiscale o il lodo Alfano, mentre tutto il resto viene rinviato a tempi migliori, si può procrastinare tranquillamente, tanto agli italiani bastano e avanzano il gossip, i grandi fratelli, le isole et similia, o no ?

Lupo

mercoledì 4 novembre 2009

Lévi-Strauss: la differenza e l'universalità


Ha dimostrato che noi umani siamo sì molto differenti, ma ci capiamo perchè le nostre strutture mentali funzionano allo stesso modo.
Ha dimostrato che l'altro non è inferiore perchè differente.
Ha dimostrato che le diversità culturali costituiscono la vera ricchezza dell'essere umano.
"La sua opera offre un antidoto al razzismo ed ai pregiudizi" leggo su LeMonde: alla faccia, aggiungerei molto terra terra, della superiorità derivante dal progresso materiale e dalla cosiddetta "civiltà".
Che altro dire ? Oggi, soprattutto, sarebbe opportuno riflettere su queste cose, visto che tanti (troppi !) sanno solo sventolare la bandiera della identità nazionale.

Lupo.

domenica 1 novembre 2009

Dies natalis

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Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l'amico estinto
e l'estinto con noi, se pia la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva,
nel suo grembo materno ultimo asilo
porgendo, sacre le reliquie renda
dall'insultar de' nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli.

Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna;

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Il mio pensiero in questi giorni va al sasso che, finalmente, serba il tuo nome.

Lupo.