giovedì 16 ottobre 2008

Kind of Blue


Quest'oggi mi va di ricordare Miles. E' da un po' che pensavo alla sua vita, non so perchè, e proprio stamattina trovo su La Repubblica lo spunto per andare a rileggere le pagine dedicate dall'artista alla registrazione di quest'album, considerato da esperti ed appassionati come uno dei più belli e importanti del Jazz. Siamo fra marzo ed aprile del 1959 e Kind of Blue nasce in due registrazioni, almeno così narra l'autobiografia. Dice dunque Miles: "... ormai avevo già previsto tutto l'album costruendolo intorno al modo di suonare di Bill Evans" (e qui si capisce l'importanza del pianista bianco, nonostante l'alto livello di tutti i componenti la formazione). E più avanti: "uno butta giù qualcosa e poi altri ci suonano sopra ..." (è il miracolo del jazz). E poco dopo: "... portai soltanto degli abbozzi di quello che ciascuno doveva suonare perchè volevo veramente molta spontaneità in questo lavoro ...". E ancora: "Non facemmo nemmeno prove per questo album ... avevo con me dei musicisti grandiosi".
Detto così sembra tutto molto semplice, facile quasi. Comunque sia ne venne fuori una specie di capolavoro, nonostante Miles Davis abbia sottolineato di non essere riuscito a fare quello che stava cercando di fare. Oltre che geniale era proprio incontentabile, no ?
Lupo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

MILES DAVIS.
Grandioso! Improvvisatore di specchi fedeli a un tempo solo archeologicamente analizzabile dove ogni ipotesi esperienziale costringe a un radicale negazione del dato.Luci sempre sospese per far vivere un'esistenza senza mai crederci veramente,ma con la testarda voglia di "sperare" in una storia sempre a venire.Si Miles è un'inconentabile ma questo è anche la forza del jazz.O si capisce e lo si aama.O non lo si capisce e si passa ad altro.Bianca 2007

Anonimo ha detto...

E' la connotazione dei grandi la ricerca della perfezione. Miles Davis l'ha raggiunta e magari non se ne rendeva conto. Per fortuna dei suoi estimatori.
luigi