Ho notato che, a distanza di più d'una settimana, continuano in Francia i commenti e le polemiche a proposito dell'inno nazionale fischiato allo stadio. Questi brevemente i fatti.
Prima dell'incontro amichevole di calcio fra la nazionale francese e quella tunisina, a Parigi allo Stade de France, quando si procede al rito degli inni nazionali la Marsigliese viene sonoramente fischiata sia dai tifosi tunisini che in generale dai supporter d'origine magrebina presenti. Apriti cielo ! I vari Sarkozy, Fillon, Bachelot se la sono presa proprio tanto per quello che è stato sentito come un insulto. Ma come si permettono di oltraggiare la Francia in questo modo, anche un po' vigliacco, a ben vedere ? E allora il Presidentissimo Sarkozy cosa fa, come reagisce ? Ma semplice: vuole che d'ora in avanti, al ripetersi di simili deprecabili episodi, il match sia immediatamente sospeso ...
Questa decisione somiglia alle sparate di Berlusconi, tutta scena e basta. Infatti come si può pensare di rimandare a casa 60-70000 spettatori, buoni buoni come se niente fosse, senza problemi d'ordine pubblico, solo perchè una frangia di esaltati microcefali ha insultato l'inno nazionale ? La cosa appare francamente irrealizzabile e, come si vede dai commenti dei lettori, l'intromissione dei politici ha persino infastidito non poco i francesi.
Nei commenti si trova un po' di tutto:
- perde ogni dignità quel Paese che accetta d'essere insultato in casa propria
- non è la prima volta che succede (capita un po' dappertutto)
- quando si affrontano le équipes nazionali di Tunisia e Algeria succede di peggio
- recentemente estremisti italiani hanno fischiato l'inno bulgaro
- l'ultimo match Germania-Turchia s'è svolto regolarmente, eppure c'erano motivi di attrito
- questa storia dei fischi è diventato un affare politico che non c'entra con lo sport (Platini)
- forse sarebbe ora di cambiare le parole dell'inno nazionale, un po' grand-guignol in effetti
- si potrebbe decidere di non far più suonare gli inni nazionali, bastano le bandiere
- la reazione si capisce ma non si può accettare
- ..........
Mi fermo per non tediare. Tuttavia il problema vero, la vera domanda da farsi è quella del titolo di questo post. E' interessante cercare di capire i motivi che hanno spinto tantissimi giovani figli di immigrati magrebini a tenere questo comportamento. Parrebbe che essi non solo non si sentano francesi, ma che addirittura odino la Francia. Perchè ? Evidentemente avvertono di non essere cittadini come gli altri, ma al contrario di appartenere ad un'altra cultura, che li lascia di fatto discriminati in quello che pure dovrebbe rappresentare il loro Paese. Sulla carta hanno pari diritti e pari dignità, ma nella realtà della vita (scuola, casa, lavoro ...) non è così. Sicuramente c'entra il fatto che appartengono alle ex-colonie e che i loro nonni o genitori non sono venuti in Francia perchè la amavano, ma per motivi prettamente economici. Del resto anche molti dei nostri vecchi hanno scelto di trasferirsi oltralpe in cerca di un lavoro: erano stufi di mangiare solo polenta, volevano condizioni migliori, mica sono emigrati per un empito di amore nei confronti di coloro che li accoglievano, magari con pochissima simpatia.
In estrema sintesi penso che questi fischi non siano semplicemente un atto idiota ma che al contrario costituiscano un gesto "politico" e sintomatico di un malessere. Inoltre mi parrebbe riduttivo ritenere che questo comportamento sia imputabile solo alle paure ed alle incertezze che pesano sul quotidiano di questa gioventù. C'è di più, secondo me. E' un po' come se questi giovani, non trovando altri modi per far parlare di sè, volessero spettacolarizzare in certo senso la loro protesta per dire a tutti: questa società non ci vuole, e noi non accettiamo questa società. Altro che integrazione ! Se le cose stanno così c'è da preoccuparsi per il futuro, anche di casa nostra, specie con la crisi economica in atto.
Lupo.
Prima dell'incontro amichevole di calcio fra la nazionale francese e quella tunisina, a Parigi allo Stade de France, quando si procede al rito degli inni nazionali la Marsigliese viene sonoramente fischiata sia dai tifosi tunisini che in generale dai supporter d'origine magrebina presenti. Apriti cielo ! I vari Sarkozy, Fillon, Bachelot se la sono presa proprio tanto per quello che è stato sentito come un insulto. Ma come si permettono di oltraggiare la Francia in questo modo, anche un po' vigliacco, a ben vedere ? E allora il Presidentissimo Sarkozy cosa fa, come reagisce ? Ma semplice: vuole che d'ora in avanti, al ripetersi di simili deprecabili episodi, il match sia immediatamente sospeso ...
Questa decisione somiglia alle sparate di Berlusconi, tutta scena e basta. Infatti come si può pensare di rimandare a casa 60-70000 spettatori, buoni buoni come se niente fosse, senza problemi d'ordine pubblico, solo perchè una frangia di esaltati microcefali ha insultato l'inno nazionale ? La cosa appare francamente irrealizzabile e, come si vede dai commenti dei lettori, l'intromissione dei politici ha persino infastidito non poco i francesi.
Nei commenti si trova un po' di tutto:
- perde ogni dignità quel Paese che accetta d'essere insultato in casa propria
- non è la prima volta che succede (capita un po' dappertutto)
- quando si affrontano le équipes nazionali di Tunisia e Algeria succede di peggio
- recentemente estremisti italiani hanno fischiato l'inno bulgaro
- l'ultimo match Germania-Turchia s'è svolto regolarmente, eppure c'erano motivi di attrito
- questa storia dei fischi è diventato un affare politico che non c'entra con lo sport (Platini)
- forse sarebbe ora di cambiare le parole dell'inno nazionale, un po' grand-guignol in effetti
- si potrebbe decidere di non far più suonare gli inni nazionali, bastano le bandiere
- la reazione si capisce ma non si può accettare
- ..........
Mi fermo per non tediare. Tuttavia il problema vero, la vera domanda da farsi è quella del titolo di questo post. E' interessante cercare di capire i motivi che hanno spinto tantissimi giovani figli di immigrati magrebini a tenere questo comportamento. Parrebbe che essi non solo non si sentano francesi, ma che addirittura odino la Francia. Perchè ? Evidentemente avvertono di non essere cittadini come gli altri, ma al contrario di appartenere ad un'altra cultura, che li lascia di fatto discriminati in quello che pure dovrebbe rappresentare il loro Paese. Sulla carta hanno pari diritti e pari dignità, ma nella realtà della vita (scuola, casa, lavoro ...) non è così. Sicuramente c'entra il fatto che appartengono alle ex-colonie e che i loro nonni o genitori non sono venuti in Francia perchè la amavano, ma per motivi prettamente economici. Del resto anche molti dei nostri vecchi hanno scelto di trasferirsi oltralpe in cerca di un lavoro: erano stufi di mangiare solo polenta, volevano condizioni migliori, mica sono emigrati per un empito di amore nei confronti di coloro che li accoglievano, magari con pochissima simpatia.
In estrema sintesi penso che questi fischi non siano semplicemente un atto idiota ma che al contrario costituiscano un gesto "politico" e sintomatico di un malessere. Inoltre mi parrebbe riduttivo ritenere che questo comportamento sia imputabile solo alle paure ed alle incertezze che pesano sul quotidiano di questa gioventù. C'è di più, secondo me. E' un po' come se questi giovani, non trovando altri modi per far parlare di sè, volessero spettacolarizzare in certo senso la loro protesta per dire a tutti: questa società non ci vuole, e noi non accettiamo questa società. Altro che integrazione ! Se le cose stanno così c'è da preoccuparsi per il futuro, anche di casa nostra, specie con la crisi economica in atto.
Lupo.
3 commenti:
La soluzione di Sarkozy è patetica! E' una vera berlusconata, hai ragione.
E sì, c'è da preoccuparsi. E questi vogliono tornare alle classi differenziali! Senza integrazione si accumula odio.
marina
leggere l'intero blog, pretty good
quello che stavo cercando, grazie
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