mercoledì 29 aprile 2009

A proposito di Veronica e la "candida puellula"

Non so quanto corretto e storicamente appropriato sia il riferirsi, in questi giorni, alla parola latina "candidatus" per vedere in essa il significato di puro, pulito, onesto. Non sono un latinista ma, se non ricordo male, nell'antica Roma la toga indossata da chi si presentava alle elezioni veniva sbiancata unicamente per una maggiore visibilità del soggetto interessato alla competizione elettorale. Senza scomodare troppo l'etica, ma solo per praticità: tipico habitus romano.
Comunque sia, stante l'accusa di ciarpame senza pudore indirizzata dalla Signora Berlusconi alla "candidatura" di donne dello spettacolo da parte del PDL, forse due parole su veline e velinismo in politica non sono del tutto fuori luogo.
Vorrei precisare subito che non mi interessano i fatti personali e le liti in famiglia di mister B., nè tantomeno il gossip, che sembra peraltro essere emblematico della situazione italiana.
A questo proposito confesso di aver letto oggi molti commenti alla recentissima esternazione della Signora, anche su quotidiani filo-governativi tipo Il Giornale e Libero. Ne ho ricavato delle considerazioni di cui non mette conto, qui, riferire. Infatti sono più o meno le stesse ricavate in occasione della precedente esternazione della Signora, quella dopo la frase di mister B. sulla Carfagna: "me la sposerei, se non fossi già sposato", vi ricordate ? D'altra parte, chi è contro Berlusconi gode nel vederlo attaccato un'altra volta dalla moglie; al contrario, in coloro che parteggiano per LUI, l'ammirazione non viene scalfita minimamente da fatti che sono considerati sciocchezze, ovvero pretestuosa propaganda della solita sinistra (al riguardo, stavolta l'articolo di Feltri m'è sembrato una debole e poco intelligente difesa d'ufficio, non all'altezza della persona, di solito capace e indipendente).
Tornando a noi, non voglio pensare che tutta la politica italiana sia ridotta ormai allo stile Bagaglino ed alle "gnocche" più o meno televisive. Dunque ritengo giusto evidenziare che la Signora Berlusconi ha voluto fare un discorso un po' più alto e impegnativo rispetto alla mera e riduttiva constatazione che l'anziano consorte non riesce a stare, nemmeno in politica, "sine candida puellula", come diceva Orazio. Il quale era un poeta, perbacco ... mica il presidente del consiglio !
L'espressione "voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici" suona come un macigno, ma io ci vedo non soltanto irritazione ed amarezza, come dire, personali ed intime. Ci vedo qualcosa di più. A me pare che, criticando il comportamento a dir poco spregiudicato della politica circa le candidature ed il ruolo delle donne all'interno del PDL, le sue parole cerchino di scuotere la gente (gli elettori del PDL ?) dal letargo intellettuale in cui li ha gettati "l'imperatore". Cioè, insomma, non si tratta soltanto di una bega fra marito e moglie, che potrebbe e dovrebbe essere risolta all'interno della famiglia, senza fare piazzate: che è la tesi sostenuta, poi, dai fans di mister B., ai quali non par vero di far passare la Signora per una casalinga frustrata e rompicoglioni. Nella sua presa di posizione, invece, mi sembra di cogliere qualcosa di più importante e significativo, qualcosa che denota un certo spessore umano e culturale. Che, pur con i distinguo del caso, mi fa tornare alla mente il personaggio sfortunato di Elide del film C'eravamo tanto amati, ricordate ? Elide, la quale per amore del cinico e arrivista marito Gianni si impegna allo stremo per essere alla sua altezza, cerca di crescere culturalmente, si sforza di leggere e di "raffinarsi", alla fine diventando una persona migliore. Migliore di suo marito, senza dubbio.
Lupo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io credo che l'intervento della moglie del Berlusca non si limiti alle semplici lamentele di moglie rompiballe ma contenga considerazioni più profonde lamentando il basso profilo che va assumendo un certo modo di concepire e di fare politica. E' evidente e profonda la critica alla politica spettacolo esercitata
dall'-imperatore-. Ritengo le sue argomentazioni pertinenti che non derivano da una moglie irritata e frustrata ma da una donna e cittadina che esprime il proprio sdegno e disgusto per un certo modo,oggi prevalente,di una politica fondata sullo spettacolo
e sul populismo

Mauro-Mo

Anonimo ha detto...

Forse non saranno complici la signora Veronica et prole ma "vittime",come lei asserisce,proprio non credo.Il Berlusca comunque può permettersi anche il triviale godimento che si fa sberleffe di tutto e tutti visto che ampiamente glielo abbiamo permesso e continuiamo a farlo,ma trovare significati di spessore nella di "Lui" consorte al di là di una comprensibile rivolta emotiva e contingente,mi sembra esagerato e di persona molto incline per generosità naturale ad assolvere magari per cavalleria (d'altri tempi)una rimostranza che,in pubblico e per il ruolo che veste la detta signora suona solo penoso e controproducente come vergognoso e squallido è nobilitare veline a rappresentarci senza il supporto di aun'autentito spessore d'intelligenza,cultura,dignità.Che la "candida puellula" sia poi migliore del consorte,m'astengo da ogni commento o giudizio.Sono troppo di parte nel dire che,un modello femminile così non l'ho vorrei per mio figlio.Forse esagero pure io ma è il mio pensiero a caldo.Un saluto cordialissimo al signore di questo spazio.Bianca 2007

lupo42 ha detto...

Probabilmente ha ragione Bianca2007, sono condizionato da una certa forma di "cavalleria" (non quella del Cavaliere, eh!). Ma in ogni caso non me la sento di ridurre l'episodio in questione alla solita, banale, querelle fra coniugi, soprattutto perchè questa è proprio la posizione dei cortigiani del Berlusca. Dopodichè, certo, non sono così ingenuo da dimenticare il passato "artistico" della Signora e non intendo additarla a modello femminile. Ci sono ben altri esempi nel nostro Paese, nonostante tutto ! La mia reazione è dettata unicamente dal fatto che non se ne può davvero più della politica "fondata sullo spettacolo e sul populismo".
Grazie per i commenti. Lupo.

DolceBuba ha detto...

condivido il pensiero si Mauro-Mo...
Povero Silviuccio.... l'amore non è bellp se non è litigarello.... Ciao Luciano ! buona domenica

gobettiano ha detto...

Senza ficcanasare nelle lenzuola, osserco che la sig,ra Lario è sempre apparsa essere dotata di spessore. -_E sono d'accordo nel non banalizzare le sue affermazioni riducendole a lamentazioni di una moglie. D'altronde la definizione di 'ciarpame senza pudore' è fin generosa oltre che veritiera. E sta di fatto che giurerei che hanno cambiato le liste dopo l'uscita di costei. Feltri! Ogn tanto stacca il cervello e si riduce a miserevole scherano.
luigi