giovedì 6 agosto 2009

Pensieri al caldo


Nei pressi della mia abitazione è attivo (eccome !) un ambulatorio veterinario in cui sono praticate anche prestazioni non propriamente sanitarie, come ad es. toelettature, bagni, trattamenti per il mantenimento del mantello ecc.ecc. Insomma, tutto quanto attiene alla salute ed al benessere di cani e gatti (soprattutto).
Ora, non è che io ce l'abbia con i nostri amici a quattro zampe o con i loro detentori. Ci mancherebbe. Tuttavia è da un po' che vorrei esprimere qualche considerazione sull'argomento "animali d'affezione".
Anzitutto, quando vedo interi scaffali nel supermercato dedicati all'alimentazione dei quadrupedi in argomento, con offerte quasi più numerose e variate rispetto ai prodotti per l'infanzia, beh, qualche leggero fastidio lo provo, specie pensando alla montagna di soldi che l'Occidente ricco spende per queste cose mentre, al contrario, lesina gli aiuti umanitari al terzo/quarto mondo. Se non ricordo male, una volta gli animali che si tenevano in casa venivano nutriti quasi esclusivamente .... con gli avanzi. Ma oggi non ci sono più avanzi. Oggi si butta via tutto.
Seconda considerazione. Mi capita talvolta di sentire signore più o meno in età rivolgersi al loro cane con espressioni tipo: "vieni dalla mamma !" e simili. Ho notato, poi, che s'è diffusa l'abitudine di "battezzare" cani e gatti con nomi da cristiano. Dunque la scena è perfetta, no ? La signora ordina al suo barboncino: "Filippo, vieni subito dalla mamma !". Resto allibito, proprio non riesco a tollerare che ci si rivolga ad un animale come se fosse un bambino. Secondo me si è stravolta la scala dei valori, gente così è fuori di testa.
Ma la cosa che mi dà veramente da pensare è la seguente. Spesso c'è coda davanti all'ambulatorio che, come dicevo prima, è molto frequentato. Dunque si utilizzano i numeretti per la fila, come al supermarket. E fin qui nulla di strano, certo. Ma è possibile che mai una volta abbia sentito, passando lì vicino, qualcuno lamentarsi perchè bisogna aspettare troppo e magari bisticciare con l'altro che non rispetta la priorità o cose del genere ? Niente di tutto ciò: pazienti e zitti, tutti attendono il proprio turno. Ah, dimenticavo: per queste prestazioni, che io sappia, non interviene la mutua, qua si paga profumatamente. Va bene che poi, con la dichiarazione dei redditi, certe spese si possono detrarre; ma intanto ... si paga. Allora mi figuro queste stesse persone (sono sicuro che succede così) in fila ad uno sportello, che so, della Azienda Sanitaria. E vedo che sbuffano e si lamentano perchè gli tocca sempre aspettare, gli tocca sprecare il proprio prezioso tempo e pagare anche il ticket, poi ... e insomma, ha ragione Brunetta a dire che gli impiegati pubblici sono fannulloni buoni a nulla, in fin dei conti siamo noi che gli paghiamo lo stipendio ... e via dicendo.
Mi figuro queste cose, e sorrido fra me e me. Come non sorridere, infatti, nel constatare che qui, in attesa davanti all'ambulatorio veterinario, nessuna lamentela, tutto va bene, e soprattutto non v'è traccia del problema della quarta settimana ?
Cordiali saluti e mi scuso se queste parole possono aver offeso la sensibilità animalista di taluno. Lupo.

2 commenti:

gobettiano ha detto...

In effetti c'è parecchia esagerazione nella cura degli animali. Per la questione code e quattrini che il tenere un animale costa rispetto alle code all'ASL ed al ticket viene applicata la tecnica definita del 'chiagni e fotti'.
luigi

DolceBuba ha detto...

ciao Luciano, non ti sei mai posto il dubbio che certi veterinari siano più in gamba di certi CIARLATANI che la sanità pubblica (e purtroppo privata) chiama con troppa facilità MEDICI ?