mercoledì 10 settembre 2008

Mala tempora omnibus, qui eurone utuntur

Non faccia sorridere il titolo di questo post ! L'ho preso infatti dal quotidiano on-line EPHEMERIS, il quale è simile ai tanti che siamo abituati a scorrere velocemente ogni giorno in cerca di notizie fresche ed interessanti, se non fosse che è scritto in latino. Sì, avete capito bene, nella lingua di Cicerone: oddio, magari proprio quella di Marco Tullio non è, ma nemmeno tale da infastidire i professoroni (almeno a me sembra così, sebbene il mio latinorum sia molto lontano nel tempo).
So che in Rete c'è di tutto, ed infatti avevo già visitato diversi siti dedicati alla lingua degli antichi Romani, scoprendo delle cose interessantissime, ad es. che i cultori del latino si trovano in tutto il mondo, anche dove uno meno se lo immaginerebbe.
Ma che ci fosse addirittura un giornale on-line scritto in latino, beh, proprio non me lo aspettavo. Se spinti dalla curiosità andrete a dare un sbirciatina (cliccare qui) sono certo che incontrerete qualcosa di interessante e simpatico: il giornale è diviso in sezioni, c'è addirittura una radio che trasmette notiziari (attenzione alla pronuncia, che è quella classica, non quella chiesastica), ci sono tante poesie .... Il tutto mi è sembrato perfino divertente. Ad es. si veda come vengono riportate certe notizie di attualità: ed è incredibile come il latino, una lingua morta, si sappia piegare alla modernità.
Lupo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso vadoa vedere. Mi piace dire che avendolo studiato all'epoca, come il greco, la cosa mi incuriosisce e mi intenerisce. compreso il ricordo delle traduzioni latino-greco-latino che mi toccava fare. Credo che quell studio fosse anche apprendiment di un "metodo" di apprendimento, un'intelaiatura mentale e culturale fondamentale per il prosieguo del percorso scolastico e culturale.
luigi

lupo42 ha detto...

Sì Luigi, è proprio vero che la cosa intenerisce, ma c'è anche un po' di nostalgia, credo, per quello studio (che poi non era "matto e disperatissimo") e per quei ragazzi che eravamo. Quando sento certi genitori che esprimono preoccupazione ed ansia per i figlioletti che devono studiare, poverini ... resto senza parole. Ma come si fa a pensare agli anni delle superiori come ad una sofferenza ? Per me andare a scuola era un divertimento, specialmente se le traduzioni dall'italiano in latino ... ce le copiavamo dalle ragazze !
Lupo.