sabato 26 gennaio 2008

Se questo è un uomo



Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

I fatti accaduti durante il periodo nazista sono stati terribili, ma ancor più terribile é il perdurare della prevaricazione del più forte sul più debole.
Penso per esempio al mondo ricco che grava su quello povero e non fa assolutamente nulla per appianare tale situazione o ridurne gli effetti.
Penso ai tanti popoli del "terzo mondo" che continuano ad essere martoriati dalle carestie, dalla fame e dalle malattie.
Penso alle tante nazioni che vivono con l'incubo costante della guerra e della distruzione.
Ricordare non basta.
Occorre agire.
Occorre impedire che i crimini contro il genere umano vengano ancora oggi perpetrati.

Anonimo ha detto...

"VI COMANDO QUESTE PAROLE.SCOLPITELE NEL VOSTRO CUORE IN CASA ANDANDO PER VIA,CORICANDOVI ALZANDOVI;RIPETETELE AI VOSTRI FIGLI"
Quale eredità! Quale passaggio di testimone! Che Responsabilità! Ma essere UOMINI è NON sottrarsi mai al DOVERE di ricordare per non ripetere gli stessi errori di chi ci ha preceduto e (forse) non poteva fare diversamente che subire.E,anche se noi,non ci permetteremo di giudicare i nostri padri,nè terremo conto dell'Esperienza come del cammino incompiuto perchè diventi opera nostra portarlo a termine quale senso di continuità per tutto ciò che deve restare a memoria e a processo evolutivo di ogni uomo che si affaccia alla vita. Grazie Lupo per averci ricordato con questa terribile testimonianza,l'impegno a renderla pietra viva e non solo lapide funeraria! nostraBianca 2007

DolceBuba ha detto...

i fatti accaduti durante il periodo nazista sono la più schifosa manifestazione di ciò che purtroppo è capace di fare .... l'Uomo.

roma fabrizio ha detto...

Condivido molto ciò che Marì a riportato. L'olocausto è sterminio e credo che non ci sia nulla di più terribile per poterne esprimere il significato. Si ricordano le pene di tanta gente (non solo ebrei), vittime di una balorda ideologia che fu capace di drogare e infettare anche i più virtuosi. Sono più di sessant'anni che si celebrano ricorrenze e, ad ognuna di esse, campeggia sempre un'unica volontà: "non dimenticare". Mi sembra però che nel mondo si è iniziato a dimenticare dal giorno dopo la liberazione sino ad oggi. Ci sono stati popoli e paesi che hanno vissuto, seppur in numero minore, pene strazianti generate dalla capacità dell'uomo ad elevarsi a bestia randagia. Quel che è successo in Cecenia e raccontato dalla povera giornalista russa Anna Politkovskaja, ne è la prova. Bambini costretti ad assistere all'uccisione dei propri genitori. Ricordate la guerra in Jugoslavia? Ricordate di Arkan? Fu un criminale che faceva pulizia etnica per conto di Milosevic. Sono sue le responsabilità su stupri di massa, genocidi, fosse comuni e omicidi di bambini. E poi mi viene in mente l'Uganda e il Ruanda. Insomma c'è tanto da scrivere per ricordare che si è dimenticato da un pezzo. Si, certo, l'olocausto ha coinvolto tutta l'Europa e ha sterminato milioni di persone, ma dobbiamo ricordare solo ciò che fa parte dei grandi numeri? Sono passati tanti anni e ogni anno ci sono film, trasmissioni tv e radiofoniche, marce e convegni, fiaccolate e riti religiosi, poi passa il giorno della memoria e tutto torna come prima fino al prossimo anno. Eppure proprio adesso, in questo momento si stanno distruggendo popoli e si continua ad usare violenza sui bambini, per esempio. In america latina ed in Asia si rapiscono bambini per il traffico di organi e per gli scopi violenti e sessuali di sadici dalle buone apparenze. Provate ad immaginare un bambino di 5 - 6 anni che viene portato via dalla sua famiglia, dal suo ambiente, dai suoi giochi, per essere ceduto come giocattolo di piacere a sette di adulti spregiudicati. Provate ad immaginare un bambino che vede, abbracciato alla sua sorellina, uccidere a colpi di macete il padre e la madre. Non è olocausto anche questo? Ricordo con grande dolore le foto e i video dei soldati americani che facevano sevizie ai prigionieri di Guantanamo; certo quelli erano terroristi o presunti tali quindi le torture potevano anche essere legittimate secondo il parere di alcuni. Io credo di no.
Le foto della gente rinseccolita e tumefatta dalle bastonate dei nazisti, i pigiami logori a righe bianche e nere, le montagne dei cadaveri e i bambini che facevano vedere il marchio stampato sul braccio sono ormai immagini che si conoscono bene e che devono certamente continuare ad essere diffuse, ma oggi, sappiate, che seppur con una minore strategia dei numeri e del terrore queste cose ancora accadono.
La nostra è un'umanità che si commuove a comando, come un robot. Piange il 27 gennaio, l'11 settembre, e in occasione di altre date che ricordano un passato tragico, ma lontano. E ora? Nel quotidiano? I bambini zingari che rubacchiano per strada o quelli che chiedono l'elemosina, o quelli grandi che rubano altri piccoli, sono gli zingari che Hitler uccideva nelle camere a gas. Quando noi li incontriamo ai semafori, siamo sempre così tolleranti e comprensivi verso di loro? Gli omosessuali venivano internati. Quanta discriminazione c'è ancora oggi verso di loro. Certo non vengono mandati nei forni o in campi di concentramento. Ma siamo sicuri che nell'inconscio di qualcuno non ci sia questo desiderio? Io non ci giurerei.
Il perdurare del più forte che prevale sul più debole c'è stato, c'è e ci sarà sempre. E finchè si fa a gara per andare dalla parte dei più forti, anzichè fare qualcosa per i più deboli, è inutile stare a ricordare quello che è successo nella storia. Col tempo diventa una tradizione, una formalità, una candela accesa o un minuto di silenzio.
Per non far accadere più queste cose, bisogna portare la gente a sorridere, diffondere il benessere, inibire le tentazioni del potere e del denaro. Essere leali, onestì, altruisti e caritatevoli. Generosi e educati, ottimisti e fiduciosi. Bisognerebbe abolire le armi, eliminare il debito pubblico dei paesi poveri (ci metto dentro pure l'Italia), lavorare per una giusta ripartizione delle ricchezze (mi pare che Abramovich abbia 15 luxury yacht, e gente nel suo paese muore di fame. Io penso che uno yacht sia più che sufficiente ed è giusto che ci siano persone che possano permetterselo, ma 15?). Il benessere non è solo avere una villa o l'aereo privato, è anche non morire di fame, avere una giusta assistenza medica, poter garantire un lavoro, programmare una famiglia. Il benessere è un diritto di tutti. Non bisogna speculare sulla sanità, si dovrebbe riportare l'etica nelle banche, favorire stati e società multirazziali, integrarsi e accettare colui che non è come noi, ma non perchè siamo "santi", ma perchè potrebbe insegnarci qualcosa.
Ma sarà mai possibile tutto questo?
Io credo proprio di no. Non fa parte dell'uomo. O forse fa parte di quella sfera cerebrale che egli ancora non conosce e che probabilemnte non conoscerà mai!
Quella che dicono sia la parte più grande e mai utilizzata.

Roma Fabrizio

lupo42 ha detto...

Cari Amici,
come si fa a non essere d'accordo con voi e non apprezzare le vostre osservazioni ? Infatti è vero, purtroppo: le terribili mostruosità commesse dal nazismo non hanno impedito all'uomo di compiere altre nefandezze (l'elenco è lungo ed ha ragione Roma-Fabrizio !). Come è vero che il mondo ricco opprime e sfrutta il cosiddetto "terzo mondo" e, se non facciamo il necessario per eliminare la povertà, avremo sempre un enorme problema sulla strada della pace ! Ma "l'olocausto è sterminio", è la mostruosità più grande che mente umana abbia mai concepito, e trovo che sia giustissimo ricordare per sempre questo abominio, con l'impegno di evitare che diventi una vuota cerimonia, un rito senza più significato. Vorrei riportare l'esclamazione di Benedetto XVI, durante la sua visita ad Auschwitz nel 2006: "Perché, Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?". Ecco, noi tutti vogliamo che mai più si alzi un grido simile, perchè non ci interessa piangere DOPO, quando invece si deve intervenire PRIMA, mentre si è ancora in tempo per fermare il male che abita dentro l'uomo. Quindi la penso come Bianca, che afferma la volontà di rendere questa testimonianza del Giorno della Memoria "pietra viva e non solo lapide funeraria!".
Vi saluto e vi ringrazio per la vostra ricchezza di spirito.
Ciao. Lupo.