lunedì 5 gennaio 2009

La corsa ai saldi e la crisi economica

(vignetta di Vignazia - da Famiglia Cristiana)

Da qualche giorno Tv e giornali ci martellano in maniera quasi ossessiva con la retorica della "corsa ai saldi". Le Tv locali, poi, sono piene di servizi sullo shopping e di interviste a gente che fa (o dovrebbe fare) acquisti. Non so cosa ne pensiate voi. Io, per parte mia, me ne frego dei saldi, dei piagnistei di commercianti e bottegai, degli stupidi che si sentono in obbligo di rinnovare ogni stagione il guardaroba e che riempiono centri commerciali ed outlet, addirittura intasando l'autostrada con code kilometriche. Sono stufo di tutta questa retorica insulsa sui consumi che non si devono fermare, altrimenti la nostra civiltà va a puttane. Sono stufo anche di tutta la schiera di cosiddetti esperti (anche cattedratici) che ogni giorno ci raccontano la loro versione sulla crisi, ma mai ci dicono la verità, e cioè che non ci azzeccano un granchè con 'sto cazzo di economia ! Ho capito che il nostro beneamato premier ci ha invitato più volte a spendere, a consumare, a mantenere il solito stile di vita come se niente fosse. Ma non mi sembra che sia sufficiente il suo ottimismo di facciata per esorcizzare la crisi. Mi sarei aspettato dei consigli più avveduti e maggiormente conformi alla gravità della situazione: che so, un invito alla sobrietà, al risparmio e cose del genere. Forse sono io a non capire, a non analizzare correttamente la situazione. Non so. Forse i tempi che viviamo, come notava giorni fa Giorgio Bocca, vedono negli umani ormai solo dei consumatori e basta.
E allora, avanti con le corse: ai regali di Natale, alle vacanze sulla neve o nelle località esotiche, ai saldi e via dicendo; tanto tra poco tempo si inizierà con le settimane bianche e poi si passerà ai week-end di primavera ed alle prime corse al mare. Tutta una corsa. Dove si andrà a finire, poi, non si sa: l'importante è partecipare ai riti collettivi del consumo, dello spreco, del divertimento sempre e comunque. E tutto questo sempre con la benedizione ammiccante delle Tv. Passi per le commerciali, ma che anche la Tv di stato si presti all'ottundimento generale mi infastidisce molto.
Buona Befana a tutti. Lupo.

7 commenti:

Unknown ha detto...

C'è un dato che è certo.
La stora si ripete.
Infatti da qualche tempo a questa parte, tutto quello che vedo, sento e leggo nei maggiori mezzi di informazione mi riporta in dietro...
Nel periodo fascista tramite la PROPAGANDA si effettuava un controllo totale del paese.
Lo scopo era quello di orientare l’opinione pubblica, di caricarla, attraverso messaggi che furono rivolti a tutte le categorie della società italiana e vennero diffusi incessantemente attraverso la radio, la stampa e il cinema.
Le popolazioni furono investite da una emissione continua di messaggi in cui era prevalente il tema politico.
L'enfasi comunicativa, oggi come allora, viene usata per indirizzare le masse a fare ciò che è bene per il sistema capitalista a scapito dell'etica, della morale e della sagezza.

Lara ha detto...

Ciao Lupo, sono d'accordo con il commento di M@rì e ovviamente con quanto hai scritto tu.
E' tempo di sobrietà, ma in tanti stanno ancora "sprecando"
Siamo tuttora la società dell'usa e getta, e la televisione è lì apposta, strumento politico in mano al nostro premier, per inebetirci tutti.
Buona serata :)

progvolution ha detto...

Ottimo post. D'altronde siamo una società che vive una prosperità fondata su debiti e soldi futuri.
Questa spinta continua e sistemica al consumo è insieme giustificabile e suicida

Ti ho aggiunto al mio blogroll
Saluti
Sussurri obliqui

Anonimo ha detto...

Abbiamo un modello economico che, senza addentrarsi, collega tutti gli elementi tra di loro in una stretta interdipendenza. Consumare serve. Ciò non toglie che lo si possa fare in maniera non sciocca ed inutile. Penso che un effetto a lungo termine della crisi sarà quello di modificare e non molto consumi, stili di vita e relazioni internazionali. E' a questo futuro che occorrerebbe pensare e non limitarsi a dire consumate come se niente fosse.
luigi

Anonimo ha detto...

Lupo , sono d'accordo su tutto ma....prendi in considerazione che una settimana bianca o un week end ben fatto e' ben diverso che fare file per entrare in un outlet o in un negozio di grandi marche.... spendere o per usare un termine alla moda " fare consumo " non sempre e' indice di essere una pecora o un uomo non pensante .
Credo che l'importante e' essere se stessi.
Adoro ,( quindi e' un mio desiderio non un'esigenza di massa ) fare i week end fuori porta o la settimana bianca con la mia compagna. Evviva il consumo pensante
Giuseppe

marina ha detto...

si presta, si presta e come...
marina, furiosa

Anonimo ha detto...

Quanto sta accadendo non mi meraviglia più di tanto poichè è
perfettamente coerente con le esigenze e le aspettative di una società concepita da una forma di capitalismo fondata sul consumismo
che usa ogni mezzo,media compresi, per instupidire le menti pensanti.
Certo il fatto non è nuovo ed è già stato oggetto di analisi da parte di filosofi e sociologi(vedi scuola di Francoforte). Anche il nostro paese,visto da chi siamo governati,non fa che seguire questa
logica perversa e mentre altri governi,più avveduti,stanno studiando seriamente quali provvedimenti e correzioni sono necessari per evitare in futuro i danni provocati da una certa concezione e pratica di capitalismo
il Capo del nostro paese ci tranquillizza dicendoci che non dobbiamo preoccuparci,che tutto va bene e che tutto,prima o poi,si normalizzerà e tornerà benessere e ricchezza. La crisi non c'è,è solo una invenzione dell'opposizione,il mercato va bene così e dobbiamo solo continuare a consumare. Per certi demiurghi parlare di etica,
morale e saggezza è del tutto inutile poichè non rientra nella loro cultura. Esiste solo il mercato e il consumismo.Non esiste l'uomo e il concetto di essere umano si è perduto. Esistono solo i consumatori.
Mauro-Mo