martedì 3 marzo 2009

Napolitano e Medvedev a Bari


Conosciamo tutti la notizia della visita di Medvedev a Bari, dove il nostro Presidente Napolitano gli ha simbolicamente consegnato la proprietà della chiesa ortodossa di S.Nicola, nota come "la chiesa russa". Il santo di Bari gode di una diffusa devozione in Russia, al punto che lo stesso Medvedev e signora si sono recati a pregare nella cripta della cattedrale cattolica consacrata a S.Nicola. Ma, per tornare alla notizia, la chiesa ortodossa è un edificio costruito circa 1 secolo fa, che in base ad accordi precedentemente intercorsi doveva essere restituito ai legittimi proprietari. Se non ricordo male la faccenda era programmata per dicembre, ma poi ci fu l'improvvisa scomparsa del Patriarca russo a far rinviare il tutto. La cerimonia per la restituzione è stata dunque l'occasione per un incontro anche di natura politica: infatti, oltre a sottolineare il nuovo clima interreligioso che potrebbe rilanciare il dialogo fra i popoli ecc. ecc., il faccia a faccia fra i due Presidenti ha toccato l'argomento che oggi preoccupa maggiormente, e cioè la crisi economica mondiale e le modalità con cui affrontarla.
Non intendo commentare gli aspetti più interessanti dell'incontro, ma una cosa la voglio dire, però. Non ho potuto fare a meno di pensare a come la cronaca ci ponga spesso di fronte a fatti o circostanze che ci costringono a riflettere. Nell'incontro del 1 marzo, in effetti, di cose sorprendenti ce ne sono ! Anzitutto i protagonisti, da una parte il nostro Presidente, di certo uno degli uomini migliori della sinistra italiana ed europea, che nel suo percorso pubblico s'è dimostrato moderato e s'è impegnato per la transizione dei comunisti verso la socialdemocrazia, ma che è pur sempre stato uno dei leader del PCI; dall'altra il giovane Presidente della Russia, paese che fino a vent'anni fa rappresentava la lugubre applicazione del socialismo reale, ossia il comunismo al potere. Ebbene, i rappresentanti dell'Italia, Paese di vecchia e consolidata democrazia (nonostante il signor B.) e della Russia, di recente e "incerta" democrazia, s'incontrano per un fatto di natura molto poco "politica" o "laica" !
Dunque, se colpisce già constatare dove ci ha condotto la Storia della vecchia Europa degli ultimi decenni, ancora più sorprendente appare la circostanza per la quale avviene l'incontro fra i due capi di stato, e cioè la consegna di una chiesa. Se poi notiamo che sono circolate epressioni tipo "nuovo clima interreligioso" e "tendenziale comunione fra cattolici ed ortodossi", beh! ci potrebbe scappare un sorrisetto beffardo riandando con la memoria, non tanto ai nostri comunistelli di sagrestia, quanto alla tragica condizione dei credenti in quella che era fino a pochi anni fa l'Unione Sovietica.
Lupo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mah! chissà se la religione o meglio la chiesa ortodossa in Russia ha la stessa valenza che in Italia. Spero per loro di no. Dopo gli ultimi spettacoli visti...
luigi