L'Olimpiade di Pechino non è ancora finita, ma già alcune cose si possono dire, credo. Cominciamo dall'impressione generale: non so voi, ma io non ne posso più della Cina e dei Cinesi ! Tutto 'sto nazionalismo, il continuo sventolio di migliaia di bandierine, le bugie dell'informazione ufficiale, la farsa dell'ostacolista che non poteva/doveva perdere, le mostriciattole della ginnastica artistica, la sudditanza di arbitri e giurie nei confronti del Paese organizzatore .... Mi fermo qui, e mi piacerebbe sentire anche il parere di qualcun'altro.
Venendo ai risultati che ci riguardano più da vicino, per fare un primo parziale bilancio, tra ciò che non mi è è piaciuto dell'Italia metterei al primo posto il flop dell'atletica: c'era da aspettarselo purtroppo, visto che non si fa più sport nella scuola e si continua a dare l'ostracismo ai pochi "grandi vecchi" che potrebbero dire la loro (Mennea, Vittori, Tilli ...). Proprio Mennea ha affermato qualche giorno fa che i soldi non mancano, manca invece totalmente la programmazione ed in più non si è capaci nemmeno di gestire i pochi campioni che abbiamo (vedi Howe). Penso che l'atletica italiana sia da rifondare ab imis, un po' come ha fatto la Gran Bretagna: è corsa ai ripari, ed i risultati si sono visti, e come !
Fra i fallimenti bisogna mettere poi gli azzurrini del calcio (che pena !) e più ancora la Federazione che gli paga la business class: poverini, bisogna proteggere i preziosi muscoletti dei nostri calciatori nelle lunghe ore di volo, no ?
Anche l'italvolley femminile, però, doveva fare sfracelli ... ed invece è naufragata miseramente col Settebello rosa.
Anche l'italvolley femminile, però, doveva fare sfracelli ... ed invece è naufragata miseramente col Settebello rosa.
Che altro ci dobbiamo attendere ? Si aspetta la conclusione dei Giochi, certo, ma le speranze che ci rimangono hanno una colorazione tendente al grigio, purtroppo.
Tuttavia voglio sottolineare anche le prove positive offerte dai Nostri, fino a questo punto. Anzitutto mi sono piaciute le parole del mezzofondista di Bressanone Christian Obrist, esordiente, strafelice e quasi in estasi per aver raggiunto la finale dei 1500: ciò che egli ha detto alla telecronista, e le espressioni di Igor Cassina appena concluso l'esercizio (senza aver ottenuto neanche il bronzo) per me sono la prova che resta ancora qualcosa dello "spirito olimpico". E' questo che conta, molto più che il medagliere. Bisogna applaudire poi tutte le ragazze giunte sul podio, senza distinzione, e Galtarossa e co. e quindi gli atleti dei cosiddetti sport minori, senza dimenticare la scherma ! Una citazione la merita anche la brava Tania Cagnotto e tutti quelli che hanno dato il massimo, senza giungere a medaglia, e sono stati tanti.
Per concludere queste prime frammentarie impressioni, confesso che fra tutto ciò che ho visto finora m'hanno lasciato una enorme impressione non tanto il mostro delle piscine Phelps (che pure ha vinto 8 ori) quanto il velocista Bolt, capace di frantumare il record dei 100 m. correndo con la canottiera di fuori come un qualsiasi ragazzo felice d'andare così veloce, con una naturalezza incredibile, e la bella e brava astista russa Yelena Isinbaeva, una che non delude mai.
Alla conclusione delle Olimpiadi magari si potrà fare un bilancio più esatto.
Ciao. Lupo.
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