domenica 9 dicembre 2007

Dio e le elezioni americane

Mi sono divertito a leggere i commenti ad un articolo della corrispondente da NY di Le Monde, Sylvain Cypel, a proposito della "discesa in campo" di Dio nella campagna elettorale repubblicana. Si stanno avvicinando le primarie (il 3 gennaio si inizia in Iowa) e pertanto tra i candidati neoconservatori e fondamentalisti ogni strategia è buona per conquistare l'elettorato repubblicano tradizionalista. L'argomento è stato discusso anche da Ferrara, qualche giorno fa: cosa pensare del fatto che quasi tutti i candidati chiamano in causa il Libro e Dio, cercandone spudoratamente l'appoggio per battere gli avversari. Come evidenziato dalla giornalista di Le Monde, succede però un fatto curioso: è vero, tutti si richiamano a Dio e alla Bibbia, ma ognuno afferma poi che ..... il suo Dio è migliore di quello degli altri. E allora ecco che i battisti sono contro i mormoni, salvo trovarsi d'accordo contro l'odiato Giuliani, cattolico e pluridivorziato ! Dunque uno si chiede: ma la laicità dello stato, dov'è ? Non è forse uno dei capisaldi della Costituzione degli States ? Ah, l'America .. !
Venendo ai commenti dei lettori di Le Monde, ne cito soltanto alcuni secondo me interessanti per la precisione e l'arguzia:

- non capirò mai la pretesa dei discendenti degli immigrati di aver "creato" l'America; non c'erano forse delle popolazioni, prima di venire massacrate in nome di Dio ?
- sfortunatamente gli elettori US credenti continuano a non capire d'aver eletto un incompetente, i fondamentalisti sono convinti che un incapace il quale si dice illuminato da Dio è meno incapace: vi scongiuro, Americani, non ripetete la stessa bestialità !
- i protestanti inglesi e olandesi sono venuti in America (dopo gli Ugonotti) proprio per la libertà di sostenere che noi uomini siamo "diversi" di fronte a Dio, c'è chi viene "scelto" per essere ricco e poi ci sono gli altri ! dunque, la religione permette agli americani ricchi di giustificare la loro oppressione sulle masse: di cosa dovrebbero parlare se non di religione ?
- i Francesi non capiranno mai l'atteggiamento degli Americani di fronte alla religione, come questi non comprenderanno la nostra valutazione di concetti come laicità ed uguaglianza. Grazie Francesi, per aver creato con la vostra intolleranza l'America ! (ossia grazie per aver costretto gli Ugonotti, in cerca di libertà di espressione e di religione, ad emigrare nel 1564 in America !)
- tutto questo è molto inquietante
- una vera Repubblica può non essere laica ?
- Laicità, prezioso valore francese ! i nostri antenati hanno tanto sofferto !
...............

Mi fermo per non tediare, ma credo che la questione meriti una qualche riflessione.
Ciao.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

POVERO DIO
così umanizzato a seconda delle opportunità e convenienze e,così divinizzato in caso di peste e colera! Come diceva Nietzsche?"Il fango giace in fondo alla loro anima,e guai se il fango ragiona"" E aggiungo io,meglio avere come ruota di scorta il Dio buono o il Dio cattivo e...a seconda della bisogna!...
Mah! Mi piace pensare a "livella" che tutti rende uguali e,sui cui "spiriti" il vento dimora! Bianca 2007

Unknown ha detto...

Innanzi tutto, ben tornato!
Se tu hai notato io nel mio blog non parlo mai di politica.
Nutro una certa repulsione a commentare i fatti, le scelte e le decisioni di politica che vengono fatte nel nostro Paese e nel Mondo.
Io sono schifata dalla politica, ma sopratutto dai politici che sono esseri del tutto privi di moralità.
A fare discorsi sono tutti quanti bravi,ma alla lunga si dimostrano tutti quanti degli inetti, buoni solo a dare spettacolo di se stessi e niet'altro.

lupo42 ha detto...

Per Marì
----------
Avevo già visto che tu, per scelta personale del tutto legittima, hai deciso di non trattare di politica nel tuo blog. Rispetto la tua decisione, ci mancherebbe ! Ma visto che siamo coinvolti, volenti o meno, proprio nella nostra vita quotidiana da questa brutta bestia, confesso di non riuscire sempre a tacere; a volte non posso fare a meno di parlarne, è più forte di me. Vorrei passare ad altro, ti assicuro, perchè anch'io sono schifato come te, ma poi ci ricasco. E pensare che la POLITICA, anche senza scomodare il grande Aristotele, dovrebbe essere una delle attività più alte dell'uomo !
Ciao Marì. E' sempre un piacere sentirti. Lupo.

Per Bianca2007
------------------
Hai condensato molto bene in quelle due parole (POVERO DIO) la misera pochezza di noi umani, che siamo capaci di sporcare tutto, perfino la divinità !
Ciao. Lupo.

Anonimo ha detto...

Ah l'America....che paese di contraddizioni! Quanto mi piacerebbe visitarlo, viverlo, conoscerlo da dentro, conoscerne i figli di questa nazione che guida il mondo. L'America, il Paese delle guerre e dei figli dei fiori, del melting pot e del razzismo piu` feroce, dell'egualitarismo e delle grandi diseguaglianze tra ricchi e poveri. Il paese di Hollywood e Beverly Hills ma anche dei senzatetto e dei grandi ghetti (a proposito, quando si paragonava via Anelli al "Bronx" mi veniva da ridere; se bastano quattro palazzine per diventare famosi in tutta Italia, allora possiamo definirci un paese fortunato); il Paese della grande democrazia e della Costituzione piu` antica, ma anche il paese dove meta` degli elettori snobbano il loro diritto/dovere a votare e dove comunque le oligarchie economiche, i media e la Cia comandano fuori dalle regole trasparenti che una vera democrazia richiederebbe.
Il Paese dell'omologazione di massa eppure quello che ha avuto ed ha ancora la piu` viva e non conformista controcultura.
Il Paese in cui un candidato presidente deve dimostrare di avere saputo formare nella sua vita una consolidata e felice famiglia se vuole permettersi di mettere la sua bella faccia sorridente su un cartellone elettorale e rassicurare i suoi concittadini, i quali al matrimonio sembra proprio che ci tengano visto che la meta` di loro ne ha avuto piu` di uno.
Il Paese dai grandi movimenti ecologisti nonostante abbia (o forse proprio a causa di cio`)di gran lunga il piu` alto consumo energetico pro capite del mondo.
Il Paese del conservatorismo bigotto e piccolo borghese stile Dio Patria e Famiglia ma allo stesso tempo il Paese delle grandi conquiste libertarie e dei diritti civili nonche` dagli stili di vita non proprio degni di un "timorato di Dio".
Il Paese dal materialismo e dal consumismo piu` spinto eppure e` anche il paese dai grandi movimenti religiosi e spirituali piu` o meno tradizionali, il Paese della New Age e delle sette, di Scientology e del Popolo di Seattle.
Non credo che l'America sia un paese laico ma neppure teocratico, credo che sia una civilta` politeista, dedita al culto di molte divinita`, spesso invidiose l'una dell'altra come nell'antica mitologia greca ma che sembra aver trovato un dinamico equilibrio, almeno per ora.

Anonimo ha detto...

Per Mari`...
Non voler parlare di politica ed attualita` e` una scelta del tutto rispettabile, non fosse altro perche` uno potrebbe avere semplicemente di meglio di cui parlare, ma parlare di certe tematiche va al di la` della politica, riguarda la Cultura nel senso piu` ampio, cioe` riguarda noi, la nostra vita i nostri valori la nostra societa`. Certo se non ci rimanesse altro che commentare le dichiarazioni di un Rutelli o di Fini sarebbe in effetti un po` triste e inavitabilmente mi chiuderei anch'io nel sogno e nell'intimo, ma la politica ed i politici non sono la stessa cosa.
Credo anzi che la "politica" sia tutto, essa influisce la nostra esistenza dalla culla alla tomba anche se non ce ne rendiamo conto, anche se agisce in modo indiretto, spesso subdolo e nascosto.
Si puo` affrontarla per due motivi: per cambiarla o semplicemente per immunizzarsi da essa, per liberarsene una volta che l'impalcatura sia crollata davanti ai nostri occhi, scoprendoci i fili che il burattinaio muoveva ( ecco cosa ci tirava da una parte e dall'altra!).

lupo42 ha detto...

Per Gazzaladra
---------------------
Apprezzo che tu abbia riempito di annotazioni precise e colorite ciò che io avevo lasciato lì coi puntini di sospensione: ah l'America ... ! Ciò che dici descrive molto bene cosa sia per tutti noi questo Paese, ricco di contraddizioni quanto nessun'altro e forse proprio per questo così grande. Aggiungerei solo una annotazione alle tue, che sarebbe questa. L'America è anche il paese che offre le più grandi possibilità, ovviamente a chi le sappia cogliere, nello spirito che da sempre caratterizza gli americani, voglio dire la competizione, la sfida, l'importante non è tanto partecipare quanto vincere, ecc.
Mi sia consentito un cenno ad una cosa di famiglia, che mi piace citare per chiarire ciò che intendo dire. Dunque, nel 1938 o giù di lì mio nonno paterno, immigrato negli States da parecchi anni e da molto in possesso della cittadinanza, decide di far venire presso di lui il figlio minore (era mio zio) che poteva avere 18-19 anni. Ebbene questo ragazzo, che veniva da un piccolissimo paese dell'Italia centrale, con poca scolarità e quasi niente inglese (immagino), lo ritroveremo nell'inverno 1944-45 come Sergente dei Marines mentre combatte contro i tedeschi durante la famosa offensiva delle Ardenne. Per me è sempre stato sorprendente e significativo questo fatto. Va bene che c'era la guerra e che forse certe "procedure" venivano accelerate, dato lo stato di necessità. Ma quale altra nazione avrebbe potuto in così poco tempo trasformare un povero immigrato in un cittadino a pieno titolo, che combatte per difendere la sua nuova vita, per la sua nuova patria ? Penso che, al di là di ogni diverso credere, si debba riconoscere che l'America ha rappresentato veramente, ed ancora oggi lo è, la realizzazione di un sogno per tanti uomini. Ciao. Lupo.

roma fabrizio ha detto...

Il Dio che gli americani candidati tirano in ballo in questo momento, non è un Dio ma una parola. In alcuni casi un concetto di persuasione usato per un'evidente manipolazione comunicativa.
La politca non " dovrebbe essere una della attività più alte dell'uomo", semplicemente lo è. Il problema è l'uomo. Ed oggi, come non mai, il potere. Il denaro...ma attenzione perchè qualcosa sta cambiando. Non mi riferisco di certo al fatto che i partiti si rinnovano a sinistra come a destra, o che si vantano, come in questi giorni, di saper dialogare tra loro. No. Mi riferisco al fatto che l'opinione ed il pensiero comune è molto più evoluto di quello che sembra. La dimostrazione sta in molti blog sulla rete. Estranearsi dalla politica in realtà non si può. Si può essere schifato dagli uomini politici e dai partiti politici, ma non dalla politica. Se si prende un dizionario si può notare che esiste la parola "politicante" cioè colui che si immischia nelle cose della politica senza sufficiente preparazione per trarne vantaggi personali. In realtà la nostra, ma non solo, è evidentemente e spudoratamente una politica di politicanti, anche se c'è una minimissima minoranza che non è così. Questi post hanno nel loro contenuto elementi lungimiranti di politica e senso civico. Ed è bene che la gente ne possa usufruire.
Trovare immoralità nei comportamenti dei politici o nutrire repulsione nei confronti di azioni incoerenti e verso procedimenti ibridi degli stessi, è fare politica.
Un ultima cosa: non credo che qualunque Dio invocato in quel modo sappia ascoltare o voglia sostenere uno o l'altro candidato.
...Sono tutti alla frutta...!!
Da una parte all'altra di questo mondo globalizzato...sono tutti alla frutta!!!

Roma Fabrizio

Anonimo ha detto...

Parliamo di stati uniti d'america logicamente....be' anche se non li ha visitati gazza ha le idee chiare che condivido in pieno.

Vorrei solo aggiungere due semplici constatazioni, lette di recente , credo calsanti a proposito di contraddizioni

l'america si e' vero ha dato spazio a tanti , come nel caso di tuo zio , ma quanta emarginazione e sottomissione gratuita esiste ed e' esiistita in questa realta' dove la liberta' e' una conquista e non un diritto ....

Ecco le constatazioni :


Solo in America... si usa la parola "politics" per descrivere cosi' bene il processo relativo alla politica: "Poli" in latino significa "molti" e "tics" significa "creature che succhiano il sangue" (zecche n.d.r.)

Gli americani come popolo non sono più così sicuri del rapporto fra la loro capacità di generare prosperità e il sentimento che chiamano felicità…
Gli americani si stanno interrogando a fondo su queste idee e sulla pretesa validità delle loro soluzioni nel resto del mondo".

Comunque non vorrei essere nei panni del nuovo Presidente , siamo in un mondo dove la finanza , la politica , la globalizzazione , etc, e' in mano a pochi ( ignoti ma in carne ed ossa ) ed anche il potente presidente americano viene usato come un burattino , un burattino che conta ma pur sempre un burattino e finche' e' manovrato con fili occulti , non usciranno mai da questo oscuro tunnel... e intanto gli americani , i potenziali elettori, snobbano e si interrogano , infatti nonostante il bombardamento dei media solo il 45% va' al voto...un motivo ci sara' .... sfiducia?

Condivido in pieno con gazza ed etichetto anch'io l'america un paese politeista al 100%

Complimenti lupo , mi porti ad approfondire molte tematiche
grazie

Anonimo ha detto...

Ha sempre stupito anche me il modo degli Americani di usare il termine DIO
nelle circostanze più disparate, basti pensare che una forma di saluto
ricorrente è il famoso "God bless you"...Non credo, però, che il Dio che viene cosi'
tanto invocato abbia una dimensione veramente spirituale; ancora meno quando diventa
bandiera di propaganda elettorale da parte dei partiti più reazionari e fondamentalisti,
per i quali è più importante rappresentare un insieme di valori fondanti e accettati
da una larga fetta della società (elettori), che non promuovere nella sostanza
un piano politico concreto.
L'America, Paese di contraddizioni, ha reinterpretato a suo uso e consumo anche la
religione; la fede per gli Americani è utilitaristica, pragmatica, serve a comprendere e
forse a giustificare le iniquità che il loro sistema ha contribuito a creare. Penso che
la vera religione americana sia in buona parte la fede in se stessi, nelle proprie capacità,
nel dirittto/dovere che ogni cittadino ha di impegnarsi per migliorarsi...che in fondo
sono la vera essenza e il motore dell'America fin dalla sua origine.
Argomento discutibile, ma (almeno per me) molto affascinante. Infatti al di là di ogni valutazione
personale sulle degenerazioni e i limiti del capitalismo e sulle crepe di una democrazia fondata
sul potere economico di pochi, un Paese che offre comunque una seconda chance, una speranza,
un sogno a tutti, per me è e rimane un grande Paese.
No, direi che la laicità dello stato non viene messa in discussione; piuttosto è il Dio "denaro"
che deve preoccupare, negli States come da noi...

Una considerazione finale sul "parlare" di politica:
tutto è politica, ogni soggetto è politico e fa politica.
Ma è molto più complicato occuparsene, molto più faticoso
cercare di capire, anche per prenderne le distanze, anche per "schifarsene",
che non l'indifferenza.

Grazie a tutti per i contributi interessanti e stimolanti!

lupo42 ha detto...

Mi pare che siano emersi da parte dei convenuti alcuni utili commenti, a dimostrare che l'argomento proposto era abbastanza stimolante, come speravo. Sono contento per tutto questo, e ringrazio molto per la partecipazione e gli approfondimenti, ognuno dei quali meriterebbe magari un post a parte ! Vorrei solo riandare ad alcune considerazioni, che ho già avuto modo di esprimere altrove, circa l'atteggiamento nei confronti della "politica" che da un po' di tempo si cerca di chiarire, anzitutto a noi stessi. Il senso di nausea che talvolta ci prende, quando vediamo la vergogna totale di certi fatti che accadono sotto i nostri occhi, il teatrino e le comiche della politica che perdurano mentre si consumano le tragedie dei morti sul lavoro (veri e propri OMICIDI), non ci rinchiudano nella nostra "rabbia e dolore", ma ci facciano agire, ci spingano a contrastare questo schifo. Un amico ha detto: "io credo". Non si riferiva tanto a Dio, nè a quello "buono" nè a quello "cattivo", ma a valori come la vita, la famiglia, il lavoro, l'onestà, ecc. Ecco dunque, penso che se ognuno di noi compie il suo percorso di vita cercando in coscienza di fare il proprio dovere, con dirittura morale e soprattutto senza chiudersi egoisticamente agli altri, allora forse ci potranno essere giorni migliori.
Anche io credo. Lupo.

roma fabrizio ha detto...

Caro Lupo, ben fai a ribadire con schiettezza: "Io credo". Forse non basterà una vita per dare un contributo al cambiamento, ma è probabile che un giorno molti, grazie a quelli come te che CREDONO, godranno di un benessere che non è fatto di soldi.
Purtroppo, nonostante internet sia un mezzo di comunicazione efficace e diffuso, in Italia è ancora ad uno stato primordiale soprattutto per le persone anziane. I giovanissimi sfruttano soltanto la sua potenzialità per diffondere o comunicare il peggio!
Questi commenti e questi scambi sono essensiali per far arrivare verità e condividere sane emozioni a volte espresse nell'anonimato per tanti motivi che tu da solo ben immaginerai.
Quindi è bene dedicarsi a questo che forse più che semplicemente una voglia di scambiare opinioni ha in se ragioni sociali molto più importanti e credo che da qui sia ormai nata e viva una vera e propria rivoluzione.
Grazie

R F

Anonimo ha detto...

per i morigerati americani, poco curanti della vita umana altrui, nominare il nome di dio è già bestemmia. Chissà di quale dio parlano per rafforzare le certezze d'essere nel giusto. Per un agnostico, la cosa è solo tragica e divertente, come per Totò quando le pigliava da uno che si ostinava a chiamarlo Antonio, mentre lui rideva, tanto era Luigi.